Il mio Metodo per operare

Leggendo le pagine precedenti avrete senz'altro capito a quale tipologia di investitore appartengo e soprattutto è evidente che pongo come prerogativa essenziale per operare, il rispetto rigoroso delle regole che mi sono dato. Questo credetemi è aver già fatto la metà del lavoro.

Ora manca "solamente" la definizione di un piano di investimenti.

Con piano di investimenti io intendo l'interazione di quattro elementi:

 

 

  • Gli "oggetti" su cui operare. (ETF, fondi, titoli, obbligazioni, derivati ecc.), dosati con una logica ben precisa (Asset Allocation).
  • Gli strumenti con cui "manipolare" gli oggetti. Ovvero l'uso di strumenti di compravendita via internet (TOL) piuttosto che l'incontro con un Promotore Finanziario oppure con la propria Banca, o eventualmente un piano di accumulo automatico. Naturalmente anche gli strumenti di analisi e graficazione.
  • Le regole specifiche in funzione degli oggetti e degli strumenti scelti. Ben inteso che si tratta comunque di regole subordinate alle "mie regole per operare" e qui bisogna essere spietati, subordinate anche all'obiettivo ultimo che non è affatto scontato: fare profitto !!! 
  • Operatività. Da intendersi più o meno assistita da un Trading System a seconda delle scelte fatte sui punti precedenti.

 

 

Visto che gli oggetti e gli strumenti costituiscono la base importante su cui costruire il nostro piano di investimenti, meritano un approfondimento specifico pertanto vi rimando alle pagine relative, raggiungibili dal menù principale. Ci ritroveremo di nuovo qui per continuare a parlare delle regole e dell'operatività.

 

 

 

Regole specifiche per il trading

Come abbiamo potuto constatare anche nella pagina dedicata all'asset allocation, è importante, prima di intraprendere il trading vero e proprio, definire delle regole specifiche per la gestione del capitale da investire.

 


La prima regola che scriverei nel mio "piano di investimenti" è quella di disporre sempre, in qualunque situazione, di una certa dose di liquidità.
 

Attenzione, con questo non intendo liquidità da utilizzare per le spese impreviste, o per pagarci il mutuo. Le motivazione vengono invece dall'Analisi Tecnica, che dice di mantenere saldamente aperte le posizioni che stanno dando profitto, (vedi "lascia correre i guadagni e taglia le perdite"). Ma nello stesso tempo ci insegna che anche in un mercato toro ci sono i titoli che in un primo momento perdono e quindi può capitare di essere dentro al mercato fino al collo e veder decollare un titolo che era stato bastonato sino a quel momento, senza avere la liquidità per coglierlo.

   
E' fondamentale definire preventivamente le escursioni massime che possono avere le percentuali di "dosaggio" dei derivati o delle azioni più volatili.
 

In poche parole definire l'esposizione al rischio che siamo in grado di sopportare. Specialmente se lo rapportiamo a quanto siamo in grado di seguire il mercato.

   
In funzione poi degli oggetti che intendiamo trattare e degli strumenti che disponiamo, dobbiamo decidere quale frequenza di analisi del mercato adottare.
 

Se opero solo con i fondi e mi appoggio ad un promotore, è sufficiente usare un grafico daily lineare e analizzarlo alla sera o anche solo una volta a settimana. Se opero sulle azioni con un TOL è opportuno un controllo più frequente e nelle operazioni della durata di pochi giorni è utile utilizzare un grafico candlestick. Quello che conta però è non monitorare troppo, tanto se l'operazione va per il verso giusto ve ne accorgerete subito con dei guadagni così come ve ne accorgerete subito se avevate sbagliato cavallo (stop loss senza pietà).

   
Alla domanda quando è meglio analizzare la situazione risponderei così: nel week-end a mente fresca si valuta molto meglio il mercato.
 

Se posso o desidero monitorare i titoli una volta al giorno è preferibile farlo alla sera o prima della chiusura quindi circa alle 17,00, perché faccio ancora in tempo ad aprire eventuali posizioni (ricordatevi che per i Titoli e CW più liquidi c'è anche l'After Hours dalle 18,00 alle 20,30). A parte il momento preciso dell'apertura, sconsiglierei il mattino perché il mercato può "girarsi" appena ho preso posizione.

   

 

 

Trading e operatività

L'iter che personalmente ritengo più opportuno per operare è il seguente:

 

 

  • Come anticipato nella sezione asset allocation, io dividerei gli oggetti in qualche raggruppamento omogeneo. Come ovviamente i fondi, gli ETF, le azioni di un certo spessore e gli strumenti più volatili per seguire più facilmente l'emergere di qualche situazione interessante.
  • Ad ogni monitoraggio darei uno sguardo veloce su tutti i titoli di ogni raggruppamento perché si notino subito quelli con particolari situazioni di tendenza, forza o debolezza. Non dimentichiamoci che si può guadagnare anche con il ribasso di un titolo. Poi analizzerei attentamente solo i titoli che sono emersi per scegliere quelli su cui operare.
  • Non è necessario operare su tanti titoli (ovvero più commissioni, più difficoltà a seguirli, meno tempismo uguale meno profitto). E' invece necessario operare solo quando mi sento sicuro sulla base dell'analisi tecnica. Non dimenticate: "è meglio un mancato profitto di una perdita sicura", e poi ci saranno sicuramente tante altre occasioni dietro l'angolo.
  • Appena ho deciso di operare devo assolutamente decidere anche quanto sono disposto a perdere. Cioè devo impostare lo stop loss o il trailing stop e devo rispettarlo alla lettera.

 


Un notevole aiuto può venire dai sistemi cosiddetti "esperti", che ancora sono ben lontani dal discernere al posto nostro su quali titoli è preferibile investire, ma che senz'altro sono fondamentali quando ci sono così tante opportunità di investimento come negli ultimi tempi.
Un primo livello di applicazione di questi sistemi sta nel supporto al trader nella prima fase dell'operatività, ovvero nel monitoraggio del "paniere" per scovare qualche opportunità.
Se è vero che un titolo diventa interessante quando è in una fase di trend definito (sale o scende), o è in una situazione "limite" (come ad esempio ipercomprato, ipervenduto o eccesso di tensione), allora un programma potrebbe controllare gli indicatori e aiutarmi a "scremare" i titoli da seguire. Sarò comunque io a scegliere di operare o meno, ovviamente tranne nei casi in cui ho impostato un trading system.

 

 

Questa è una elaborazione che analizza il Mib30 in un momento di estrema indecisione del mercato, (senza una direzione unica per tutti i titoli) e quindi di difficile lettura.

 

 

Da notare come su MEDIOLANUM ci siano ben tre indicatori su quattro che segnalano la possibilità di acquisto, basterà valutare eventuali conferme dal grafico per decidere definitivamente se aprire una posizione.
Per OLIVETTI invece è scattato un segnale perentorio di acquisto da parte del trading system principale, quindi da seguire.
Gli strumenti che vedete in basso indicano tutti i valori caratteristici del titolo selezionato correntemente, con lo scopo di evidenziare la situazione attuale rispetto ai livelli massimi o minimi dei parametri.


Per approfondire questi aspetti potete "addentrarvi" nella trattazione degli indicatori e dei trading systems.

 

 

 

Un esempio concreto di operativita'...

Prima di tutto vediamo di focalizzare in dettaglio le fasi che scandiscono la mia personale visione dell'operatività su qualunque bene finanziario (ETF, fondi, azioni, ecc.):

 

 

  1. Osservazione dei miei raggruppamenti o panieri di titoli per evidenziare quelli che presentano una situazione interessante, (ovvero nuova rispetto all'ultima osservazione). Questa operazione si può fare guardando i grafici dei titoli uno per uno o consultando una lista di segnalazioni automatiche in base agli indicatori. Oppure usando entrambi i metodi, unendo la sintesi ed analiticità dei sistemi alla sensibilità ed esperienza del trader.
  2. Analisi a medio termine del grafico del titolo. Questo per individuare il trend secondario (solitamente il più remunerativo), e focalizzare la situazione in un arco temporale di circa un anno. In questa fase possono costituire un supporto "ausiliario" quelli che definisco i trading system secondari, ovvero basati su di un solo indicatore e con poche trading rules.
  3. Analisi a lungo termine del grafico del titolo. Per individuare il trend primario in cui si sviluppa il trend secondario ed ipotizzare gli eventuali "margini" di movimento. L'arco temporale che utilizzo solitamente per questa osservazione è di circa quattro anni. In questa fase sono molto importanti i segnali del trading system principale, in grado di suggerire in maniera affidabile le operazioni sul lungo periodo.
  4. Analisi a breve termine del grafico del titolo. Questo per osservare da vicino le caratteristiche "tecniche" del movimento in essere. L'arco temporale che utilizzo solitamente per questa osservazione è di circa quattro/sei mesi. Naturalmente questa fase non è necessaria se opero sul medio-lungo periodo.
  5. Definizione dell'operazione con tutte le eventuali regole, come ad esempio lo stop loss, se incrementare la posizione in caso di accelerazione ulteriore, se entrare anche sul covered warrant relativo ecc.
  6.  

 

Prenderò come esempio una situazione interessante su di un titolo "storico" che è stato altrettanto interessante, ovvero OLIVETTI.

Vediamo di ricostruire tutti i passaggi aiutandoci con i seguenti grafici illustrati:

 

 

1. Scansione del Paniere

Questa è l'elaborazione che analizza il Mib30 verso la chiusura di Borsa del 19 ottobre 2000.

Questa invece è la scansione di tutto l'Archivio Titoli alla chiusura di Borsa del 20 novembre 2002 con in evidenza solo i Titoli che presentano variazioni positive dell'ultimo valore, degli ultimi 5 giorni e del volume ordinati per variazione odierna decrescente.

Legenda per la finestra di elaborazione:

 

Regole per le segnalazioni dell'elaborazione.
Ho realizzato il programma in modo da evidenziare sulla griglia dati con un colore diverso, le situazioni di ipercomprato, ipervenduto, rimbalzo, storno ed eccesso degli indicatori che utilizzo comunemente.

 

Regole per il trading system secondario.
Il sistema deve indicarmi un segnale di acquisto (freccia verso l'alto), quando l'indicatore perfora al rialzo la sua media mobile esponenziale, e dispone di un'ampiezza superiore alla soglia di intervento prefissata.
Viceversa deve indicarmi un segnale di vendita (freccia verso il basso), quando l'indicatore perfora al ribasso la sua media mobile esponenziale, e dispone di un'ampiezza superiore alla soglia di intervento prefissata.
Il trading system secondario che ha dato sino ad ora maggiori risultati è caratterizzato inoltre da un colore di sfondo evidente, in modo da identificare facilmente i segnali più significativi.

 

Regole per il trading system primario.
L'argomento avrebbe bisogno di un'ampia trattazione specifica, ma sinteticamente possiamo dire che la versione attuale del trading system primario, ha come obiettivo la realizzazione di profitti nel medio-lungo periodo con il minor numero di operazioni e la maggior liquidità possibile.
Quindi deve evidenziare solamente le situazioni di grande forza del titolo, e per fare ciò si basa sull'incrocio di due medie mobili.

 

Dati "tecnici" del titolo.
Nella parte bassa della finestra di elaborazione, ho raggruppato in ordine, i valori degli indicatori, il livello attuale del prezzo del titolo rispetto al massimo storico e gli strumenti per valutare la situazione degli indicatori, (ottenendo così un effetto "barometro"), rispetto al loro massimo, minimo e media mobile esponenziale.

 

Analisi:
Come potete vedere ci sono diverse segnalazioni da verificare: alcune situazioni di rimbalzo, alcuni segnali di acquisto dei trading systems secondari e casi in cui vi sono entrambe le segnalazioni.
Soffermiamoci su OLIVETTI. Il titolo sta guadagnando ben l'otto per cento, e guardando ai dati "tecnici" notiamo che pur non presentando particolari eccessi ha un notevole spunto rispetto al giorno prima, (vedi differenza tra le lancette azzurre e color violetto). Quindi forse "sta partendo".

 

 

2. Analisi del grafico a medio termine del titolo

 

Questo è il grafico più importante per cogliere i movimenti "utili" del titolo. Basandosi come sempre sulle regole dell'Analisi Tecnica.
Come potete vedere dal grafico con le relative spiegazioni, ci sono tutti i presupposti per aprire una posizione lunga (ovvero un acquisto) sul titolo.

 

 

3. Analisi del grafico a lungo termine del titolo

 

A questo punto cerchiamo di capire in quale contesto ci troviamo.
Dal grafico possiamo vedere anche quali obiettivi di prezzo potrebbe avere questo nuovo trend al rialzo.

Per curiosità guardate la situazione di OLIVETTI a lunghissimo termine. Vedete come tutto può essere "relativo" ...

 

 

4. Analisi del grafico a breve termine del titolo

 

Al contrario degli altri grafici, non è "obbligatorio" osservare il grafico di breve periodo (candlestick). Semplicemente può costituire uno strumento per confermare il movimento in essere e stabilire il corretto timing dell'operazione.

Per curiosità, osservate questa interessante "prova del nove" che conferma un cambiamento in atto nel trend di breve periodo. Si tratta di un aumento improvviso della volatilità come si può notare dal grafico delle variazioni nette giornaliere ...

 

 

5. Definizione dell'operazione con le relative regole

 

E' evidente a questo punto, l'apertura di una posizione di acquisto sul titolo.

Definiamo uno stop loss adeguato, posto in corrispondenza di un buon supporto statico o in base alla variazione percentuale negativa che siamo disposti a sopportare (per quanto mi riguarda uno o due punti percentuali), ma in ogni caso è necessario chiudere la posizione se il prezzo tornasse sotto la trendline ribassista o peggio ancora sotto la trendline rialzista appena accennata.

Vista la forza del movimento, a questo punto è possibile entrare anche sul CW  per sfruttare l'effetto leva.

Nel grafico potete vedere il momento in cui ho chiuso la posizione aperta.

 

 

In conclusione:

Il profitto è stato, trascurando le commissioni, di quasi il 20% sull'ordinaria e del 175% sul CW (strike 3,5 e scadenza 12/2000).

E' scontato che non è sempre così evidente il movimento di un titolo, ma semplicemente basta prendere in considerazione solo quelli che danno una molteplicità di segnali, tralasciando quelli di cui non ho sufficienti informazioni o di cui non mi sento troppo convinto nell'analisi. Non mi stancherò mai di ricordare, (come del resto fanno tutti gli appassionati di Analisi Tecnica), che "è meglio un mancato guadagno di una perdita sicura" ...